INTEGRATIONS Video 3

VIDEO TRANSLATION - ENG

This is, however, a discourse that concerns Italy in particular, because we have implemented reception campaigns that unfortunately have not been successful. That is, a reception that has in itself the concept of marginalization. Just think of reception centers, SACs, hotels, all those large facilities that have entry and closing times, where there is precisely the access of the police. So it is a reception that goes towards exclusion, not towards integration. So, I have extremely negative opinions on this. There have been protests in Naples several times, about the conditions of reception in the reception centers, but, at the moment, it seems to me nothing good. I know that in Italy, in some areas, they have started different forms of reception, so they have really started to think about different forms of reception. Clearly it is possible thanks to small groups and entities, which are able to defeat the marginalization from neighborhoods, from buildings, from condominiums; small apartments in which people can manage themselves, so they are not necessarily subject to external controls. Well, there I can see a positive response, but anyway, until today I have only had negative feedback.

RELATED QUOTE - ENG

In my opinion, this is a matter that concerns Italy, because unfortunately here we have implemented reception campaigns that did not go well. It is a reception that has in itself the concept of marginalization. Just think of the reception centers [CAS, Extraordinary reception centers], which are hotels, large buildings with entry and closing times, police access. In short, it is an exclusionary reception, not at all oriented towards integration. So, I have always had extremely negative opinions on this. There have been protests, in Naples several times, about the reception conditions inside the reception centers. So, I do not see anything good about that. I know that around Italy there are different forms of reception and that we are starting to think with different forms of reception. Smaller realities, capable of overcoming marginalization in neighborhoods, condominiums, small buildings, small flats, where people can manage themselves and not necessarily be subject to external control. That is where they could give a slightly more positive response, but from that point of view I only have negative feedback so far.

VIDEO TRANSCRIPTION - IT

Questo è comunque un discorso che riguarda prettamente l’Italia, perché abbiamo messo in atto delle campagne di accoglienza che non sono andate a buon fine, purtroppo. Cioè, un’accoglienza che ha in sé proprio il concetto di emarginazione. Basti pensare ai centri di accoglienza, ai CAS, agli hotel, a tutte quelle grandi strutture che hanno orari di ingresso e orari di chiusura, dove appunto c’è l’accesso della polizia. Quindi è un’accoglienza che va verso l’esclusione, non orientata verso un’integrazione. Quindi, ecco, io su questo ho dei pareri estremamente negativi. Ci sono state delle proteste, a Napoli, varie volte, proprio sulle condizioni dell’accoglienza all’interno dei centri di accoglienza, però, ecco, al momento a me pare nulla di buono. So che in Italia, in alcune zone, hanno iniziato delle forme di accoglienza diverse, quindi si è iniziato proprio a ragionare su forme di accoglienze diverse. Chiaramente è possibile grazie a piccole realtà, che sono capaci di sconfiggere proprio l’emarginazione dai quartieri, dai palazzi, dai condomini; piccoli appartamenti in cui le persone possono autogestirsi, quindi non per forza essere sottoposti ai controlli esterni. Ecco, io lì riesco a vedere una risposta positiva, ma su questo comunque fino ad oggi ho avuto soltanto feedback negativi.

RELATED QUOTE - IT

Secondo me questo è un discorso che riguarda prettamente l’Italia, perché purtroppo qui abbiamo messo in atto delle campagne di accoglienza che non sono andate bene. È un’accoglienza che ha in sé il concetto dell’emarginazione. Basti pensare soltanto ai centri di accoglienza [CAS, Centri di Accoglienza Straordinaria], hotel, grosse strutture con l’orario di entrata e chiusura, l’accesso della polizia. Insomma, è un’accoglienza escludente, non è per niente orientata all’integrazione. Quindi su questo ho avuto sempre pareri estremamente negativi. Ci sono state proteste, a Napoli varie volte, per le condizioni di accoglienza all’interno dei centri di accoglienza. Quindi su quello io non vedo nulla di buono. So che in giro per l’Italia ci sono delle forme di accoglienza diverse e che si sta iniziando a ragionare con forme di accoglienza diverse. Realtà più piccole capaci di sconfiggere le emarginazioni nei quartieri, nei condomini, nei palazzi, piccoli appartamenti dove le persone possono anche autogestirsi e non essere necessariamente soggetti al controllo esterno. Ecco lì potrebbero dare una risposta un po’ più positiva, ma da quel punto di vista ho soltanto ad oggi feedback negativi.

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