Utilizzare le rimesse per aumentare la resilienza delle famiglie in Senegal e Gambia

Alagie Jinkang, University of Bologna

Le rimesse, definite come la parte di salario che i lavoratori migranti inviano nel paese di origine, devono affrontare diversi ostacoli per sfruttare il loro pieno potenziale sia in Senegal e Gambia (SeneGambia) che in Europa. In SeneGambia, l’utilizzo delle rimesse è ostacolato da condizioni economiche negative come l’estrema povertà, la corruzione, l’inflazione, le infrastrutture carenti, il sottosviluppo tecnologico e la cattiva gestione familiare. Anche in Europa le rimesse sono fortemente tassate, devono affrontare ostacoli amministrativi e le condizioni di irregolarità e sfruttamento in cui vive e lavora la maggior parte dei migranti sene-gambiani riducono il flusso, la quantità e il potenziale delle rimesse inviate a milioni di famiglie all’estero. Il presente documento si basa su un caso di studio sulla relazione tra le rimesse del Sene-Gambia e la “via secondaria” (migrazione irregolare) verso l’Europa, unitamente agli approfondimenti dei risultati del Progetto di ricerca PERCEPTIONS ottenuti collaborando con i migranti dell’Africa subsahariana. Il documento delinea raccomandazioni basate su dati concreti e specifiche per il contesto, per incrementare il potenziale delle rimesse e la resilienza delle famiglie al fine di scoraggiare la migrazione irregolare ispirata dalle rimesse.

 

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